Il Blog di Paolo Della Bianca

“Extras”

"Extras"

Andy Millman (Ricky Gervais) lavora come comparsa (“extra” in inglese, appunto) ma ha l’ambizione di recitare in ruoli importanti, così come la sua amica Maggie (Ashley Jensen) con la quale condivide la sua deludente quotidianità. A NON aiutarlo pensa il suo agente Darren (Stephen Merchant), incapace e privo di qualsiasi iniziativa nonché fondamentalmente stupido.

La svolta pare arrivare quando lo script di Andy per una sit-com umoristica intitolata “When the Whistle Blows” viene accettato dalla BBC ma immediatamente si pone la questione se acconsentire o meno che l’idea iniziale venga modificata ai limiti dello stravolgimento, per banalizzare la serie e renderla più facile per il pubblico generalista: permettere questa manovra in cambio della popolarità oppure rifiutarsi di collaborare per mantenere la propria integrità professionale?

Scritta e diretta dal duo Gervais/Merchant per la BBC e girata in due stagioni da 6 episodi ciascuna nel 2005 e 2006, più un “Extra Special Series Finale” del 2007, “Extras” rappresenta la serie successiva alla fortunatissima “The Office” del 2001/2003 che portò Gervais alla ribalta internazionale ed al successo, anche finanziario anche grazie all’acquisto del format da parte della NBC con la conseguente realizzazione della versione americana.

Ogni episodio è caratterizzato dalla partecipazione di un grande attore o attrice di fama assoluta: Ben Stiller, Kate Winslet, Samuel L. Jackson, Orlando Bloom, David Bowie, Robert De Niro, Daniel Radcliffe, Ian McKellen, Patrick Stewart più i meno noti (per il pubblico italiano) Les Dennis, Ross Kemp e Jonathan Ross, oltre a Chris Martin del gruppo musicale Coldplay.
Senza dimenticare alcuni cameo tra i quali Diana Rigg, Emma Peel in “The Avengers“!

La cosa curiosa, e divertente, è che questi ospiti si prestano a rappresentare se stessi in una versione connotata praticamente sempre in negativo. Quindi, Ben Stiller è un regista egocentrico, arrogante e menefreghista; Patrick Stewart una sorta di erotomane; Orlando Bloom è alla ricerca di continue attenzioni femminili perché ossessionato dalla figura di Johnny Depp … e una menzione particolare va a David Bowie che, incontrato da Andy in un locale esclusivo, ne ascolta le incertezze professionali solo per ricavarne una canzone da improvvisare nel locale stesso ed umiliarlo davanti a tutti!!!

Gervais accompagna letteralmente lo spettatore ad assistere con imbarazzo alle figuracce ed alle sfortune di Andy, alcune meritate, altre causate dalla cattiva sorte o dall’ingenuità – ai limiti della stupidità pura ed a volte, anche oltre – di Maggie e di Darren ai quali si ostina ad affidarsi personalmente e professionalmente.

A differenza del suo personaggio David Brent di “The Office”, apparentemente dotato di grande fiducia e sicurezza in se stesso ma in realtà alla costante ricerca di approvazione da parte dei dipendenti della ditta, Andy accetta i rovesci della vita con sostanziale accondiscendenza, quasi fatalismo, forse ritenendo che avendo accettato determinati compromessi pur di vedere realizzata la sua sit-com deve espiare e subirne la giusta punizione; o forse, come spiegazione alternativa e parallela, nella consapevolezza che affidando il proprio lavoro e le proprie emozioni a persone incapaci di gestire loro stesse per prime non possono che sortirne pasticci.

Pur non essendo definibile come “cerebrale”, “Extras” non è una serie per chi apprezza il genere slapstick, infatti ha ricevuto giudizi positivi e negativi dagli spettatori come d’altronde tutti i lavori e la figura stessa di Ricky Gervais.
Chi ha apprezzato “The Office” però dovrebbe trovarla gradevole così come il successivo e recente “Derek”, ancora più complesso, del quale mi riservo di parlare in un prossimo articolo.

“Extras” su IMDB: www.imdb.com/title/tt0445114/?ref_=fn_al_tt_1

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Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

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