Il Blog di Paolo Della Bianca

The Domestics – Recensione

The Domestics

“In the weeks following an apocalyptic event, a husband and wife venture across the countryside inhabited by deadly factions in search of safety, and must work together as they are pushed to the breaking point in order to survive.” (riassunto tratto dal sito IMDB)

La premessa del film è piuttosto inquietante: il governo decide che la Terra è sovrappopolata ed i suoi abitanti troppo litigiosi quindi decide di spazzarne via una buona parte irrorando l’atmosfera con qualche tipo di gas nervino.

A sopravvivere è una percentuale trascurabile e le città americane diventano teatro di scorribande di gang di delinquenti assassini, più o meno mascherati.

La coppia protagonista del film decide di intraprendere un viaggio di 200 miglia per raggiungere l’abitazione della madre di lei; viaggio durante il quale dovranno affrontare vari tipi di degenerati nella speranza di giungere vivi alla meta. Operazione che riuscirà loro anche se si rivelerà inutile.

Già da queste poche righe è facile capire come la trama di questo film del 2018 non presenti novità particolari ma, diciamolo, attendersi colpi di genio da un film di questo tipo sarebbe esagerato. Si tratta di quel genere di pellicole per le quali si preme il pulsante avvio, si stacca buona parte del cervello e si spera di divertirsi quanto basta.

Il problema è che le numerose incongruenze proposta dalla sceneggiatura colpiscono come un pugno nell’occhio lo spettatore. Tanto per cominciare: quale governo compie la strage? Quello USA? Un fantomatico governo mondiale? Con quale reale scopo? Ancora: posto che le persone vengono uccise con una sorta di gas nervino, perché le città post-disastro si presentano devastate come se fossero state bombardate?

Ovviamente le stranezze non si fermano qui e coinvolgono diversi punti della sceneggiatura. La protagonista colloquia con la madre che dista appunto 200 miglia (circa 320 Km, sottolineiamolo) ma viene mostrata farlo tramite una radio che potrebbe essere paragonata ad un “baracchino” CB (Citizen Band) di quelli – per capirci – che montavano i camionisti a bordo del loro mezzo per informarsi reciprocamente di intasamenti, incidenti e controlli di polizia. Si tratta di apparecchi che avevano una portata di alcuni Km ma sicuramente non 300. Ancora: nonostante le strade siano affollate di psicopatici assassini, nessuno pare chiudere la porta di casa. Continuiamo: la protagonista viene colpita da un proiettile di grosso calibro alla spalla e, nonostante la ferita bendata alla meno peggio e senza disinfezione né sutura, pare non risentirne minimamente mentre dovrebbe essere devastata dal dolore. E ancora: la protagonista stessa che prova a sparare con un fucile (munito di ottica!) ad un bersaglio a 10 metri senza neppure avvicinarsi allo stesso per poi diventare una cecchina incredibile nell’ultima parte del film, anche in questo caso sopportando il “rinculo” dell’arma manco impugnasse una fionda (chi ha sparato in vita sua con un’arma di grosso calibro sa cosa intendo).

Insomma, la sceneggiatura mostra davvero tanti “buchi” che allo spettatore risultano piuttosto inspiegabili soprattutto nei casi in cui riempirli, anche alla meno peggio, non sarebbe stato poi così impossibile. Tante e tali distrazioni potrebbero essere spiegabili sulla base di “tagli” rispetto al girato originale per ridurre la durata del film ovvero di un montaggio pasticciato.

La recitazione non è esaltante né, complessivamente, si riesce a provare particolare empatia per i protagonisti: soprattutto la moglie per la quale il principale problema pare essere costituito non tanto dalla speranza di rimanere viva quanto da un rapporto matrimoniale in crisi.

Il resto degli attori si barcamenano, facendo i conti con la sceneggiatura che presenta immancabilmente tutti i componenti delle bande in circolazione come assassini psicopatici dediti unicamente ad ammazzare chiunque incontrino, senza alcuno spessore psicologico.

Per i dettagli su cast, regia e quant’altro vi rimando alla scheda sul sito IMDB – Internet Movie Database (link in fondo a questo articolo).

Non mi sento di consigliare la visione di questo film al quale assegnerò un 5+ che è allineato con le valutazioni sul succitato IMDB (5.7/10). La scelta sulle piattaforme di streaming è ampia e può offrire di meglio.

Condividi sui tuoi social:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chi sono
Paolo Della Bianca

Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

Eviterò solo la politica perché, data la situazione, è impossibile discuterne senza scadere nella polemica e magari nell'insulto ...

Se vorrete, potrete inviare i vostri commenti che saranno pubblicati, sempre che non siano offensivi e/o volgari.

Grazie dell'attenzione!

In evidenza: PiD
Paul is Dead Leggenda metropolitana? Burla? Invenzione giornalistica? Oppure un'incredibile verità? Le mie valutazioni su PiD cioè "Paul is Dead" e l'interessante discussione con la partecipazione di voi lettori!
Archivi
Categorie