Il Blog di Paolo Della Bianca

Guerra Bianca

Standing on Higher Ground

I see the world and I’m looking from a high place
Way above it all, standing on higher ground
I breathe the air while they’re running in a rat race
Way above it all, standing on higher ground
(“Standing on Higher Ground”, Alan Parsons Project)

Sono appena tornato da una settimana di vacanza nelle Dolomiti Bellunesi e, come previsto, sono state giornate molto ritempranti sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.

Superato lo shock del ritorno nel clima infernale di Milano, ho dunque deciso di scrivere qualche considerazione al riguardo.

Innanzitutto, per me “vacanza” significa rigorosamente montagna. Non sono mai stato un tipo da mare: non amo il caldo (diciamo pure che lo soffro e quindi lo odio in maniera estrema), sto male nella folla, patisco l’inattività. Non posso concepire di passare la giornata a fare la lucertola e non me ne potrebbe fregare di meno di abbronzarmi. A me piace stare al fresco, camminare in luoghi meno contaminati possibili, portarmi in alto (“standing on higher ground”, appunto).

Sia chiaro che non biasimo coloro i quali, invece, amano il mare – e sono di certo la maggioranza. L’importante è che ognuno passi le vacanze come preferisce. I problemi nascono quando certii villeggianti vanno in posti di montagna convinti di trovarsi a Rimini, magari con tanto di anguria al seguito (visto con i miei occhi) ma questa è un’altra storia.

Quando sono in alto, percepisco il contatto con la natura, incontro poche persone e comunque appassionate come me, ammiro gli animali selvatici, mi sento bene, addirittura energizzato.

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Guerra Bianca: baraccamenti al Laghetto Alto (Stelvio) ieri e oggi

Guerra Bianca: baraccamenti al Laghetto Alto (Stelvio) ieri e oggi

I baraccamenti italiani in zona Laghetto Alto (Stelvio) in una foto della 1a Guerra mondiale e oggi

Credito per la foto storica: “Il Capitano sepolto nei ghiacci – Arnaldo Berni, lettere e diari” a cira di Giuseppe Magrin. 2001 Alpinia Editrice Bormio (pag. 80)
http://www.alpinia.net/editoria/recensioni/rec_scheda.php?id=171

Credito per la foto attuale: Paolo Della Bianca, 2013

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Un caso di sincronicità

Sincronicità è un termine introdotto da Carl Jung nel 1950 per descrivere la contemporaneità di due eventi connessi in maniera acausale. Coincidenza di due o più eventi atemporali, quindi non sincroni, legati da un rapporto di analogo contenuto significativo.

(Tratto da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sincronicit%C3%A0)

Due anni fa, esattamente il giorno 26 giugno 2010 (grazie alle foto digitali che memorizzano, tra le altre, le informazioni sulla data in cui sono state scattate!) ero in vacanza ed ho effettuato un lungo itinerario in Valparola, partendo dall’omonimo rifugio e ritornandovi dopo avere percorso un anello intorno al Monte Settsass.

E’ stata un’escursione molto impegnativa quantomeno come durata, avendo richiesto circa sette ore.

E’ pur vero che non amiamo correre, durante le escursioni: ci prendiamo sempre il nostro tempo per ammirare il panorama, scattare fotografie, semplicemente … respirare: ma la distanza percorsa è stata davvero notevole.

Nella fase finale del giro, siamo approdati in prossimità della vetta del Monte Castello, su cui spiccavano delle croci in legno a ricordo dei caduti della I Guerra Mondiale. Croci apposte dopo la fine della guerra, con ogni probabilità.

Le croci sul Monte Castello

L’atmosfera era piuttosto particolare: il cielo denso di nuvole grigie, un vento sferzante, nessun altro essere umano.

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Chi sono
Paolo Della Bianca

Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

Eviterò solo la politica perché, data la situazione, è impossibile discuterne senza scadere nella polemica e magari nell'insulto ...

Se vorrete, potrete inviare i vostri commenti che saranno pubblicati, sempre che non siano offensivi e/o volgari.

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