Il Blog di Paolo Della Bianca

Archvi dell'anno: 2022

Storico di me stesso

Lignod - Val d'Ayas

Una persona arguta e che mi conosce bene mi ha definito “uno storico di me stesso” per il fatto che attribuisco molta importanza alle varie fasi della mia vita e mi piace rivisitare i relativi luoghi dove l’ho vissuta.

A volte tali luoghi risultano pesantemente modificati ma altre volte restano molto simili a come li ricordavo; inutile dire che questa seconda ipotesi è quella che risulta assai più gradita.

Nel mese di agosto sono tornato in Val d’Ayas (Valle d’Aosta) dove avevo trascorso le vacanze con la mia famiglia per alcuni anni nei primissimi anni ’80 e dove ero stato l’ultima volta addirittura nelle festività natalizie del 1984.

Non so spiegare per quale motivo io abbia atteso così tanto per tornare in quei luoghi che, pure, hanno tanti bei ricordi associati soprattutto per via del gruppo di amiche ed amici con il quale ci si trovava ogni mese di agosto.

La bella sorpresa è stata che i cambiamenti sono stati davvero pochi. Certo, numerose nuove costruzioni ma erette nel rispetto dello stile locale ed evitando gli “ecomostri” che tanti danni hanno fatto altrove ma il centro storico di Lignod e persino Antagnod si sono presentati ai miei occhi molto simili a come li ricordavo.

Nella foto mi trovo in quello che era il nostro punto di ritrovo.
C’era una panchina che è andata nel frattempo distrutta ma per il resto davvero poco è mutato.

Per un attimo mi sono emozionato e ho guardato intorno per cercare il me stesso di allora e gli altri compagni di vacanze.

Perché quello che sono oggi è anche per via di quello che ero, che ho fatto e vissuto in quelle vacanze.

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Ospedale Militare del Falzarego: 1917 – oggi

Ci troviamo nella zona del Passo Falzarego, in provincia di Belluno.

Poco distante dal Passo, sotto le Torri del Falzarego, si trovano i ruderi di quello che durante la cosiddetta Guerra Bianca, cioè la I Guerra Mondiale combattuta in montagna, era un ospedale Italiano destinato alle cure dei soldati feriti in combattimento.

La località prese il nome di Ospedaletti proprio per via dell’ospedale.

Le costruzioni in legno non hanno lasciato tracce ma è ancora possibile vedere quanto era stato costruito a ridosso della parete della montagna, al sicuro dai colpi dei nemici.

A differenza di molti altri luoghi, la documentazione fotografica storica di questo punto è estremamente scarna: ho reperito 2 foto sull’ottimo volumetto ITINERARI SEGRETI DELLA GRANDE GUERRA NELLE DOLOMITI – D. Colli, P. Gaspari, R. Vecellio – Volume primo (Guide Gaspari, Paolo Gaspari Editore, Udine, 2005).

Ho deciso quindi di effettuare una comparazione fotografica tra una di queste foto, scattata nel 2017, e quelle realizzate dal sottoscritto in anni recenti.

Invece di limitarmi ad affiancare i due scatti, come fatto per gli articoli: Castello di Buchenstein – 1916 e 2018 e Guerra Bianca: baraccamenti al Laghetto Alto (Stelvio) ieri e oggi, ho deciso di sovrapporli in un’ideale fusione di ieri ed oggi.

Ospedale Militare del Falzarego: 1917

Ospedale Militare del Falzarego: 1917

Ospedale Militare del Falzarego: oggi

Ospedale Militare del Falzarego: oggi

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Patrick Harpur – “Daimonic Reality. A Field Guide to the Otherworld”

First of all, this is not a book for simple weird phenomena buffs which are not going to engage themselves in a complex but revealing reading.
The author guides the reader through a journey to understand the nature of the strange phenomena which have been occurring in all times and civilizations although without any claim to explain them because, owing to their nature itself, they defy any attempt to explain in the scientific meaning of this word.
I took a while to go through this book with the due attention but after finishing it, I consider it one of the best and most meaningful ones I have ever read.
Also, I plan on reading it again some time soon – which I rarely do even with books I appreciated – to understand more deeply its concepts.
This book is a must-have.

Ho ritenuto di iniziare la scrittura di questo post citando la recensione del libro da me scritta sul sito di Amazon sul quale il libro stesso è reperibile; penso che rappresenti una sintesi adeguata del mio giudizio. Capisco di suonare autoreferenziale con queste parole ma la verità è che non sempre trovo la voglia, il tempo e le parole giuste per scrivere una recensione completa e precisa; questo è stato uno dei casi in cui ci sono riuscito.

Ho scoperto questo libro – non recente, dal momento che la sua prima edizione risale al 1994 – in modo indiretto.
Su un numero della rivista Fortean Times ho trovato la recensione di un libro in due volumi sul fenomeno Bigfoot, con particolare attenzione alla sua connessione con i miti e le tradizioni delle varie civiltà. Nella bibliografia di questo libro, ho trovato menzione dell’opera di Patrick Harpur.

Come sarà chiaro, ho una certa passione per i temi cosiddetti alternativi soprattutto quando vengono studiati con un’ottica scientifica; non nel senso, ovviamente, che la cosiddetta “scienza ufficiale” o “mainstream” li avalli – nella maggior parte dei casi è vero l’opposto – ma nel senso che viene impiegata una metodologia che permette di superare il primo approccio puramente sensazionalistico ed emotivo. Quando, in aggiunta a questo, la chiave di lettura diventa ancora più complessa e completa, includendo riferimenti al folklore nel corso dei secoli e addirittura alla filosofia, si ottiene un quadro di analisi e riferimento che difficilmente può essere tacciato di superficialità. Ammesso che non si sia affetti da pregiudizi e preconcetti; nel qual caso, penso che il gentile lettore di questo mio post non sarà andato oltre la parole “Bigfoot”, rifugiandosi nelle tranquillizzanti e intorpidenti braccia della scienza mainstream e dei suoi chierici televisivi.

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Chi sono
Paolo Della Bianca

Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

Eviterò solo la politica perché, data la situazione, è impossibile discuterne senza scadere nella polemica e magari nell'insulto ...

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